La mia strategia di investimento

E’ una sorta di Value Cost Averaging in cui mi aspetto che il mio patrimonio cresca di una cifra X in un trimestre. Tale cifra non è arbitraria ma è la somma che mi sono prefisso di risparmiare nel trimestre. Quest’ultima aumenta ogni anno di una percentuale variabile che per ora del 5%

Vediamo un esempio:

1. Risparmio mensile

  • Ogni mese accantono 100 €.
  • Dopo 3 mesi (fine trimestre) dispongo di 300 € da investire.

2. Controllo del portafoglio

Alla fine di ogni trimestre verifico:

  • Di quanto è aumentato (o diminuito) il valore del mio portafoglio azionario.

La regola è:

  • Confrontare l’aumento del portafoglio con i 300 € risparmiati.
  • Se il portafoglio è salito meno di 300 €, investo la differenza in azioni.
  • Se è salito di almeno 300 €, non compro azioni e investo l’intero risparmio in ETF obbligazionari a distribuzione.

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3a. Esempio pratico (mercato in crescita moderata)

  • Valore iniziale portafoglio: 1.000 €
  • Valore finale portafoglio: 1.200 € (+200 €)
  • Risparmio trimestrale: 300 €

→ Il portafoglio è salito di 200 € (meno dei 300 € risparmiati).
→ Investo 100 € in azioni (300 – 200).
→ I restanti 200 € in ETF obbligazionari.

3b. Esempio pratico (mercato in forte discesa)

  • Valore iniziale portafoglio: 1.000 €
  • Valore finale portafoglio: 500 € (–500 €)
  • Risparmio trimestrale: 300 €

→ Il portafoglio è sceso di 500 €.
→ Investo 800 € in azioni (300 di risparmio + 500 ricavati vendendo ETF obbligazionari).

Logica della strategia

  • Quando le azioni salgono, non rincorro il mercato: accumulo ETF obbligazionari che mi danno una rendita e rappresentano una “riserva”.
  • Quando le azioni scendono, uso quella riserva (vendendo ETF) per aumentare l’acquisto di azioni a prezzi più bassi.
  • In questo modo:
    • Controllo il rischio evitando di investire troppo quando il mercato è già in crescita.
    • Sfrutto le discese per comprare più azioni a sconto.
    • Creo un meccanismo automatico che mi disciplina e riduce le decisioni emotive.

Alcuni potrebbero obiettare che in questo modo non entro mai sulle azioni, perdendo molto upside. E’ vero, è così, ma ormai ho raggiunto un’esposizione azionaria dell’80%, un’esposizione in certificati del 9% e solamente il restante 11% è investito in obbligazioni.

In questa fase della mia vita voglio consolidare il mio portafoglio e diminuire la volatilità, quindi non mi dispiace acquistare ETF obbligazionari high yield che mi consentono di avere un buon cash flow durante l’anno con un buon rendimento.

Con le cedole posso effettuare acquisti spot di azioni o certificati quando voglio e tentare anche qualche trade speculativo

One thought on “La mia strategia di investimento

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