Che cosa sono i certificati?
I certificati sono strumenti finanziari “cartolarizzati” che derivano il loro valore da uno o più “sottostanti” (per esempio un’azione, un indice di borsa, un paniere di titoli, materie prime, valute, ecc.).
In pratica, acquistando un certificato non compri direttamente l’azione o l’indice: acquisti uno strumento che si “aggancia” a quel sottostante, e il rendimento del certificato dipenderà dall’andamento del sottostante secondo regole prefissate.
I certificati sono negoziati su mercati regolamentati (in Italia, ad esempio, nel segmento SeDeX) come se fossero azioni.
Come funzionano — le componenti principali
Per capire come funziona un certificato, conviene scomporre la sua struttura:
| Componente | Ruolo |
|---|---|
| Sottostante | L’asset di riferimento: ad esempio un indice (Ftse MIB), un’azione (Apple, Enel, ecc.), un paniere di titoli, una materia prima, una valuta. |
| Strike / prezzo d’ingresso | Il prezzo o livello iniziale fissato all’emissione del certificato che serve come riferimento per calcolare guadagni o perdite. |
| Barriere / protezioni | Alcuni certificati hanno “barriere” (livelli sotto i quali entra in funzione una clausola) o protezioni parziali del capitale. |
| Parte derivativa | Spesso, dentro un certificato ci sono componenti tipo opzioni (call, put) che permettono di creare rendimenti condizionati o protezioni. |
| Scadenza / orizzonte temporale | Il certificato ha una durata prefissata: alla scadenza si verifica il payoff. |
| Rischio dell’emittente | Il certificato è emesso da una banca o istituto finanziario: se l’emittente fallisce, anche se il sottostante fosse andato bene, il certificato potrebbe non valere. |
Un certificato può replicare semplicemente l’andamento del sottostante (con o senza leva) oppure incorporare strategie più sofisticate, come protezione del capitale, cedole periodiche, effetto barriera, autocallable, “airbag” e altre varianti.
Ad esempio un certificato callable è un tipo di certificato d’investimento (strumento finanziario emesso da una banca o intermediario) che può essere richiamato (cioè rimborsato anticipatamente) dall’emittente prima della sua naturale scadenza.
In pratica:
- L’investitore acquista il certificato con una certa durata (es. 5 anni).
- Tuttavia, l’emittente si riserva la facoltà di “richiamarlo” in determinate date prestabilite (dette call dates).
- Se esercita questa opzione, l’emittente rimborsa l’investitore al valore nominale (più eventuali premi/interessi maturati), chiudendo l’investimento prima del previsto.
Vantaggi e rischi
Vantaggi:
- Accessibilità a mercati complessi — con un certificato puoi esporsi a indici esteri, materie prime, paniere di titoli senza dover acquistare ogni singolo asset.
- Costi spesso contenuti — non serve “margine” o deposito come nei contratti derivati puri.
- Flessibilità strutturale — si possono progettare caratteristiche su misura (protezioni, cedole, barriere) per adattare il rischio/rendimento al profilo dell’investitore.
Rischi da tenere sempre in considerazione:
- Rischio di mercato / sottostante: se il sottostante va male, il certificato può perdere valore.
- Rischio di liquidità: vendere il certificato prima della scadenza può essere difficile o costoso.
- Rischio dell’emittente: se la banca emittente non è solida, potrebbe non mantenere gli impegni.
- Complessità: il funzionamento può essere complicato da comprendere e richiede di leggere bene il prospetto informativo.
- Limitazioni nei rendimenti: alcune strutture impongono un “cap” massimale o delle restrizioni sulla partecipazione al rialzo.
Esempio pratico reale
Per rendere tutto più concreto, ecco un esempio di certificato realmente esistente (al momento dell’articolo):
- ISIN: DE000VC653V4
- Sottostanti: un paniere di quattro “big cap” italiane — Intesa Sanpaolo, Banca Monte dei Paschi, Bper e Stellantis
- Caratteristiche principali:
• Cedole mensili condizionate fino all’1% (se il sottostante supera una certa barriera)
• Barriera capitale al 45%: se i sottostanti scendono più del 55% rispetto al prezzo iniziale, la protezione del capitale salta.
• Airbag al 60%: se i prezzi scendono ma restano sopra la barriera airbag, si applica un meccanismo di attenuazione della perdita.
Come funziona in uno scenario ipotetico:
- Se ogni mese il valore del paniere supera la barriera cedolare (es. 60% del livello iniziale), l’investitore riceve una cedola pari all’1%.
- Se a scadenza il valore del peggiore sottostante è ancora sopra la barriera capitale (45%), l’investitore riceve almeno il capitale (o plus)
- Se invece il valore del peggior titolo è sotto la barriera, l’investitore subirà una perdita proporzionale al sottostante “worst of”, ma l’“airbag” attenua la perdita finché non supera il livello di attivazione.
Questo certificato combina elementi di rendimento (cedole), protezione condizionata e mitigazione delle perdite con meccanismi di barriera e airbag.


